Il mio "amicollega" Z. è quello che un qualunque normo dotato descriverebbe come un GP (gran personaggio). Le sue origini sono montanare, ai confini dello stivale per l'esattezza, ma dal suo linguaggio capisci che di gente qui in Qatar ne ha vista passare, con estrema disinvoltura e senza perdersi d'animo ti insulta in dialetto siciliano, sardo, polacco, arabo e con una serie di maccaroniche traduzioni inglesi di modi di dire italiani.
Lui gente ne ha conosciuta tanta qui in Qatar in 4 anni, specialmente nei locali dove è diventato un punto di riferimento, infatti non c'è festa, party, evento mondano di cui lui non sia al corrente e soprattutto se lui và, allora è proprio il caso di andare... per gli espatriati è un punto di riferimento della movida, tutti lo chiamano per sapere le sue "sensazioni" sulla serata che ha da venire.
La quantità di gente che conosce però è seconda sola alle fisse metodiche che possiede: la sua settimana è schedulata nei minimi dettagli già da sabato, e se per caso un giorno si trova privo di impegni mondani o di altra natura lui esordisce dicendo: "Vediamo di mettere in pista...", caramelle, musica in auto, orari di partenza, locali da fequentare e ristoranti dove mangiare sono ben registrati e collaudati.
Questa che può sembrare una caratteristica di monotomia invece è solo un elemento che caratterizza la sua simpatia, che lo rende un bravo ragazzo in un posto per squali, per la passione per il sole 24h, la musica dal vivo, il viaggio, la battuta pronta e una volontà inconscia di essere "tarrone".
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