venerdì 20 gennaio 2012
Il venerdì che sa di domenica
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Svegliarsi presto per poter fare quella gita che hai in mente da tempo, mettere fuori il naso e scoprire che il cielo è grigio la temperatura è più bassa degli altri giorni e così decidi di cambiare programma, rischiare un acquazzone nel deserto non è proprio il massimo. Così torni a letto e pigramente ci resti fino a tardi. Inevitabilmente poi un richiamo ancestrale ti fa alzare dal letto,quel richiamo è la fame, quella fame che dalla notte dei tempi ha spinto gli uomini nelle imprese più disparate più ardue tra cui annoverare anche la levataccia che alle 12.00 am dal tuo giaciglio sei costretto a fare... Un pasto veloce, un caffè che più che espresso è express per quanto è veloce e poi ti ritrovi nuovamente sul divano dove con la tua "trequarti" discuti su come dare un senso alla giornata tra un thè in albergo, una mostra di arte moderna o un film sulla mela morsicata (con l'augurio che magavideo ce ne regali ancora uno). Il tempo passa, la decisione è lontana dall'esser definita e ancora di più dal diventare realtà, fortuna che ci sta Antonello, che tra un tesoro che sei, un ogni volta e un esortativo ricordati di me, ci toglie anche l'ansia della scelta.
Questa potrebbe sembrare una storia da domenica mattina, ma nel golfo tutto ha un sapore diverso così che il venerdì sa di domenica e il deserto di casa.
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