lunedì 30 giugno 2008

Alla Timpa passando per l'Etna

Sabato mattina, molto mattina, le strade di Ragalna sono al quanto deserte, in una pace fresca con un cielo limpido che preannuncia un caldo mezzogiorno di vero fuoco, attraversavo tutto il paese e piazza dopo piazza, strada dopo strada, salita dopo salita, ricordavo certi avvenimenti che hanno caratterizzavato la mia adolescenza. Le piazze che una volta erano campi notturni per giocare a freesbe, oppure le grotte dove si misurava il proprio coraggio, la piazza principale dove si svolgevano intrighi amorosi e si consumavano le più grosse delusioni di cuore... il benzinaio con la fiat coupè travestita da ferrari oppura la signora "Mortadella" che un giorno si è vista recapitare le condoglianze del paese intero perchè qualche simpatica canaglia aveva messo in giro la voce che il marito fosse morto. Il freddo delle notti estive, che a 900 m.s.m. e su un motorino può veramente essere tanto... ma anche gli acquazzoni che ti colgono nei posti più imprevedibili... I primi dolori dovuti alla morte di qualche caro ma per il resto tanta spesieratezza e una sensazione di leggerezza pari all'aria etnea. Poi il mio viaggio volge al termine arrivo a destinazione, ritrovo la mia bella e il mare, la Timpa il mio solo pensiero...

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