giovedì 28 agosto 2008

Dal principino (ovvero un piccolo principe) a te col sonno pesante e la veglia petulante


La prima volta che ho letto il Piccolo Principe è stato circa 14 anni fa quando ero un ragazzetto, una professoressa mi suggeri di leggerlo e di rileggerlo da adulto, oggi l’ho riletto come sugggeritomi per la seconda volta, tutto di un fiato, bellissimo, mi sono veramente appassionato… è un libro unico.

Il grande Antoine de Saint-Exupéry da dimostrazione di conoscere l’amore, quello vero che ti fa sentire in rimorso se ti allontani o in colpa se trascuri, che ti fa accettare tutto, pregi e difetti, che rende una rosa unica e speciale.

"Và a rivedere le rose. Capirai che la tua è unica al mondo. Quando ritornerai a dirmi addio, ti regalerò un segreto". Il piccolo principe se ne andò a rivedere le rose. "Voi non siete per niente simili alla mia rosa, voi non siete ancora niente", disse. "Nessuno vi ha addomesticato, e voi non avete addomesticato nessuno. Voi siete come era la mia volpe. Non era che una volpe uguale a centomila altre. Ma ne ho fatto il mio amico ed ora è per me unica al mondo". E le rose erano a disagio. "Voi siete belle, ma siete vuote", disse ancora. "Non si può morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, è più importante di tutte voi, perché è lei che ho innaffiata. Perché è lei che ho messa sotto la campana di vetro. Perché è lei che ho riparata col paravento. Perché su di lei ho uccisi i bruchi (salvo i due o tre per le farfalle). Perché è lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perché è la mia rosa". (Il Piccolo Principe, Antoine de Saint-Exupéry)

Questa settimana, caratterizzata da poca acqua nelle tubazioni e tanta acqua che scende dal cielo, è la terza che trascorro di filato con la mia ROSA, e sono felice, innamorato, appassionato. Tutto qua niente di più solo per comunicare e condividere la mia felicità. Ho trovato la mia ROSA, è il mio fiore prezioso è la mia unica orchidea, ma anche il mio candido giglio, la mia fresca viola, il mio giovane papavero. Di questo sono grato al cielo che come per il principe, l'ha inviata sulla terra per cambiare la vita di un aviatore.

Il Piccolo Principe (pdf)

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