mercoledì 20 aprile 2011

Giorno n.7: pullman

Stamattina abbiamo lasciato Niagara sotto una fitta coltre di nuvole e un vento carico di acqua. La giornata si é svolta quasi completamente sul pullman ed abbastanza noiosa se non fosse per la compagnia che qui non é per nulla male. L'attività predominante del giorno è stato mangiare, con due punte di eccellenza: il pane e salame (italiano) che abbiamo trovato in un market della Pensylvenia e poi una marmellata di fragole al market degli Amish. Questa piccola comunità luterana calvinista vive secondo i precetti della Bibbia rifiutando ogni innovazione tecnologica, il loro villaggio che abbiamo avuto la possibilità di visitare lungo la strada per Washington, non è molto diverso da quelli che abbiamo incontrato nella campagna Americana, ma li il trattore è sostituito dagli animali da soma e non c'è nessuna traccia di cavi elettrici. Arrivati nella capitale degli states in serata, abbiamo passato il tempo che ci rimaneva a godere della vita notturna di Washington e dei suoi principali monumenti. Il giro è iniziato con la visita di George Town, la vecchia cittadina portuale che un tempo fu inglobata a Washington è un quartiere estremamente elegante e divertente, ricco di ristoranti e localini, sembra una Piccadilly raffinata, dove i suoi visitatori eleganti e ordinati si divertono non poco.
Il centro culturale dedicato a JFK, il campidoglio, la stazione dei treni e monuments mall dove tutti i presidenti piú importanti hanno un mausoleo. La prima impressione che abbiamo di questa cittá è estremamente positiva. Dinamica, ordinata e nello stesso tempo elegante e raffinata. Non per nulla il suo progettista si ispirò a Parigi.
La nostra serata è proseguita con un brindisi in un tipico pub irlandese nei pressi del nostro bell'albergo.

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